Avrete certamente sentito parlare di Groupon Citydeal, un gruppo di acquisto online che offre ogni giorno offerte vantaggiose a prezzi speciali in varie città italiane. Avrete anche sentito parlare del boom incredibile che questo portale ha ottenuto, garantendosi ad oggi oltre 50 milioni di utenti iscritti.
E poi sarete certo venuti a conoscenza dell’offerta che Google ha fatto alla società a capo di Groupon: 6 miliardi di dollari per acquistare il servizio. Clamoroso? Forse, ma non a confronto della sicurezza con cui i titolari dell’emergente portale di offerte hanno rifiutato.
E se Google non può acquistarti, ti ‘distrugge’. Ecco che arriva, insomma, il nuovo servizio Google Offers, praticamente analogo a Groupon ma con il marchio del colosso di Mountain View stampato sopra. Come un simbolo di validità assoluta per gli utenti che decideranno di utilizzarlo.
Google Offers si presenterà come “un prodotto in grado di aiutare i potenziali clienti e consumatori a trovare nelle loro vicinanze ottime offerte, attraverso una email quotidiana”, spiegano dall’azienda americana, dalla quale aggiungono “si tratta di un modo semplice e intelligente per ogni attività di trovare clienti nuovi e di valore”.
Il nuovo servizio di Google, quindi, sarà un modello utile per far conoscere il proprio business sul web e raggiungere, con una mail o comunque con una comunicazione privata, milioni di potenziali clienti, pagando solamente nel caso questi decidano di acquistare un’offerta.
Naturalmente a Mountain View faranno uso della geolocalizzazione, per fare in modo di segnalare solamente un’offerta raggiungibile dalle persone che vivono nelle vicinanze di una certa attività o che vi transitano per turismo o lavoro.
Quale sarà, quindi, il funzionamento esatto di Google Offers? Sulla falsa riga di Groupon, gli utenti ricevono una mail con l’offerta del giorno. Entro un determinato periodo temporale (breve, come 24 ore) c’è la possibilità di effettuare l’acquisto, con le offerte che sono in numero limitato e vengono chiuse al raggiungimento del quorum.
Indiscrezioni vogliono che in casa Google ci siano già diversi accordi con alcune piccole imprese, pronte a dare il loro sostegno iniziale alla causa di Offers. Anche perchè con i propri ‘partner’, il colosso americano ha già stabilito (e reso note) le condizioni del servizio: il revenue share dovuto all’azienda vien retribuito immediatamente nella misura dell’80%, mentre Google trattiene per 60 giorni il 20% per restituire eventualmente le quote non usufruite agli utenti nel caso in cui qualcosa non sia andato a buon fine.