YouTube cambia, si evolve, si paga. Non tutto, per carità. Solo alcuni canali, solo alcuni video.
Così pare, così si legge in queste ore sul web. Il servizio di video-sharing più famoso al mondo si prepara ad un salto importante. Dopo l’introduzione, ormai da qualche tempo, della pubblicità all’interno dei video, a Mountain View sembrano pronti a ideare dei canali i cui contenuti saranno acquistabili e non aperti a tutti gli utenti. Introiti nuovi, introiti freschi per Google.
AdvertisingAge ha illustrato anche qualcosa in più su questa svolta. Ha parlato dei prezzi. Gli abbonamenti avranno costi compresi tra uno e cinque dollari al mese, ma non è esclusa l’introduzione di una piattaforma pay-per-view, secca. Ovvero: paghi e guardi. Nell’immediato. È una novità grossa, non c’è che dire.
Circolano nomi anche sui partner che affiancheranno, per primi, YouTube nell’esperimento. Si parla di Machinima, Maker Studios e Fullscreen. In primavera, ad Aprile, il possibile lancio sulla piattaforma.
Diversi i punti oscuri sulla faccenda. A cominciare dalla tipologia dei canali che risulteranno a pagamento. Saranno nuovi o rappresenteranno un’evoluzione di quelli già esistenti?
Anna Covone, sul Forum GT, ha aperto una discussione sull’argomento.
Siete d’accordo con uno YouTube che includa canali e filmati a pagamento?
Dipende tutto da cosa conterranno questi canali, io sarei disposto di pagare (poco) per un contenuto video di qualità.
Preferirei pagare (poco) per poter vedere un film in Hd istantaneamente e legalmente piuttosto di girare mezza rete per trovare un torrent funzionante, aspettare che si scarichi e scoprire magari che il film che volevo è in tedesco.