Verso WebReevolution! Parlano i relatori della sala “A Ruota Libera”


Ultimo “giro” d’interviste riguardanti WebReevolution.

Oggi la parola va ai relatori della sala “A Ruota Libera”.

Qual è l’aspetto del Web Marketing che, secondo te, troppi sottovalutano?

Valerio Notarfrancesco cerchialo su Google+

L’aspetto umano è quello sicuramente più sottovalutato.

Troppi dimenticano il motivo per cui un’azienda vuole essere sul web o sui social e si concentrano solamente sugli aspetti tecnici.

Continuano a parlare di tag, di codici, se Google preferisca più il bottone di quel social o di quell’altro, perfino ancora del pr.

Occorre fare un salto mentale non indifferente per capire come funzionano oggi i motori di ricerca e dare delle buone prospettive di successo ai clienti.

Questo salto mentale si può fare solo in un modo, con un taglio netto con il passato e sostituendo metodologie, tecniche e perfino le parole che usiamo per esprimerci noi nel settore.

Come si inizia questo nuovo percorso?

Semplice, iniziando a non considerare più un elemento che per tanti anni è stato al centro dell’attenzione di molti, di troppi;

un elemento da dimenticare e mandare in soffitta;

qualcuno il cui solo ricordo ci deve far venire i brividi.

Occorre non considerare più l’utente, basta, stop, l’utente non esiste più.

Cosa significa? Lo spiego il 16 giugno alla WebReevolution

Valentina Falcinellicerchiala su Google+

Lavorando come copywriter, mi capita di vedere ogni giorno decine e decine di siti. Quello che noto è una mancanza di differenziazione, a livello di comunicazione, tra azienda e azienda. È come andare in dieci ristoranti diversi e ritrovarsi sotto agli occhi sempre lo stesso, identico menù.

Online, come probabilmente anche nella vita “ordinaria”, molte aziende non sono in grado di capire ciò che le differenzia maggiormente le une dalle altre. O, meglio, non sono in grado di comunicarlo. Sono tutte “leader”, “numeri uno”, “campioni”, “migliori”. Cosa dicono i loro siti web? Niente, se non un trito di banalità insapore e incolore.

Il passaggio che credo sia importante compiere è quello di prendere consapevolezza del proprio business. Una volta acquisita, occorre affidarsi a qualcuno in grado di comunicare in maniera originale, persuasiva e chiara il core message aziendale. Bisogna capire che dei testi scritti da un copywriter professionista possono davvero fare la differenza. Quindi facciamo fare alle segretarie il lavoro di segretaria e smettiamo di affidare a loro, o ai nipoti, il compito di scrivere testi web. Testi che, ripeto, se redatti come si deve porteranno l’azienda a un livello superiore rispetto ai concorrenti.

Così finalmente le persone avranno l’impressione – si spera la certezza – di trovarsi di fronte tanti “menù” diversi e alla possibilità di scegliere con maggiore serenità quello che preferiscono. E stavolta non più solo per il prezzo, ma per la qualità che ogni “menù” porta con sé.

Valentina Pasqualicerchiala su Google+

Credo che l’aspetto maggiormente sottovalutato sia ancora oggi la gestione della comunicazione aziendale attraverso i social network. Le aziende italiane ormai sentono la necessità di essere sui social network ma non sono ancora disposte ad investire per pianificare una strategia di gestione e di comunicazione  ad hoc, che molte volte deve essere anche testata e acquisita sul campo (non esiste il guru del social network, ogni realtà è un mondo a sé che deve scoprire le proprie strade). Per cui ci troviamo ancora di fronte a grandi aziende che fanno gestire il canale Twitter o la pagina Facebook a stagisti, che poi combinano guai. Gli errori venuti fuori durante il terremoto di oggi, martedì 29 maggio ne sono un esempio lampante.

Paolo Zanzottera cerchialo su Google+

Provare misurando: uno degli aspetti che vedo spesso sottovalutati è quello di considerare delle iniziative di web marketing come inutili o senza risultati a priori, mentre magari se ne intraprendono altre, perchè maggiormente di moda, perchè tutti stanno investendo in quel modo. Considero le attività di web marketing molto collegate ai contenuti realizzati e alla tipologia di utenti che voglio coinvolgere nella mia campagna. Non ci sono formule matematiche certe, nè investimenti e modalità di investimento sicure: una campagna che è andata bene per un determinato sito web ed una determinata audience potrebbe essere un fallimento se faccio un semplice “Copia-Incolla” e la applico ad un altro caso. Un cosniglio che vorrei dare è quello di provare, testare, in modo anche diverso e non sempre convenzionale. E’ chiaro che quando faccio dei test e delle prove quello che devo mettere al centro è la misurazione, sempre pensando ai miei obiettivi ed al ritorno dell’investimento che voglio avere. Prova e Misura: anche quando sbagli in realtà vinci sempre!

Secondo te, nei prossimi mesi, quali sono le aree del Web Marketing a cui prestare attenzione?

Valerio Notarfrancesco 

Nei prossimi mesi vedremo un consolidamento delle attività sui social da parte delle aziende.

Il bello dei social è che ognuno ha delle dinamiche diverse e che queste possono cambiare anche rapidamente sia a causa delle modifiche delle piattaforme sia a causa di un mutamento nel comportamento dei loro partecipanti.

Ad esempio, vedi il caso di Facebook con l’introduzione dell’interfaccia a diario.

Chi non si è adeguato per tempo ha accusato un grosso calo nel rendimento delle sue attività su Facebook, mentre chi è stato così svelto da riorganizzarsi ha avuto dei benefici straordinari.

Un altro esempio che riguarda invece tutti gli albergatori, gestori di B&B, ristoranti, insomma tutte attività locali sono le nuove Pagine Locali appena aperte su Google Plus.

Valentina Falcinelli 

Alla luce di quanto detto prima, sarà sicuramente importante il Copywriting. Come abbiamo avuto modo di vedere, in questi ultimi mesi col rilascio di nuovi algoritmi da parte di Google (prima il Panda, poi il Pinguino), si sta cercando di dare spazio ai siti web che propongono contenuti originali. Il passo successivo è quello di portare i contenuti originali non solo nei blog, ma anche nei siti web istituzionali, negli e-commerce, nei siti vetrina…

Valentina Pasquali 

Sicuramente terrei alta l’attenzione sul mobile e sul mobile advertising: i numeri continuano a crescere e si possono aprire strade interessanti, sia per chi vuole investire in pubblicità, sia per chi può offrire spazi pubblicitari su mobile. E poi non dimentichiamo mai la SEO: Google sta procedendo rapidamente verso una sempre maggiore attenzione alla qualità dei contenuti e le aziende che hanno seguito strategie di posizionamento basate soprattutto sulla quantità di link devono adattarsi rapidamente, se non vogliono vedersi spazzare via anni di lavoro.

Paolo Zanzottera 

Lo sviluppo di tutto ciò che ha a che fare con l’utente connesso in mobilità. So.Lo.Mo. (Social Local Mobile). La rivoluzione di smartphones e tablet non è solo digitale e virtuale, ma anche “analogica” e reale: un check-in di 4square indica la presenza fisica e virtuale di una persona e i tassi di conversione dell’online diventano quasi come quelli offline. Mi aspetto moltissime evoluzioni in tal senso, quindi il futuro del webmarketing sarà quello di ingaggiare l’utente giusto nel momento giusto e nel posto giusto. GLi aspetti social sono intrinsechi nell’essere umano, lo aveva già teorizzato molto bene Aristotele 2600 anni fa (“Anthropos zoon politicon”). Online la voglia di socializzazione esiste fin dai tempi delle chat. Poi il web è cambiato e la socializzazione si è “standardizzata” in alcune piattaforme assumendone modalità e metodi di comunicazione specifici e caratteristici di ogni comunità. La rivoluzione è che adesso posso socializzare online ovunque io sia offline, non più necessariamente seduto ad una scrivania davanti ad un pc… ma ovunque, in modo semplcissimo ed immediato. E questo nuovo modo di socializzare offline-online cambierà radicalmente determinate abitudini e ne condizionerà sempre di più i risultati.

Che spunti si riceveranno dal tuo intervento a WebReevolution?

Valerio Notarfrancesco

Innanzitutto una panoramica sugli aspetti seo di base per impostare un ecommerce all’estero come mi è stato chiesto esplicitamente da un sondaggio che ho fatto qualche settimana fa su Google Plus.

Dopo questa breve introduzione passiamo ad argomenti più avanzati che vanno oltre la semplice SEO tecnica per vedere oggi, tra Panda e Penguin, come essere competitivi sia in Italia sia all’estero.

Un’ultima cosa, spiegherò anche perché occorre smettere di pensare all’utente.

Valentina Falcinelli

Quello che vorrei far capire alle persone che mi seguiranno è che non ha senso investire migliaia di euro in campagne AdWords o grafica web o strategie social se poi non si presentano i propri prodotti/servizi in maniera accattivante. Il che non vuol dire scrivere due righe di testo tanto per. Significa studiare la propria offerta, il proprio target. E, di nuovo, prendere consapevolezza di sé stessi.

Vorrei far capire che non basta scrivere dei testi per renderli, automaticamente, dei buoni testi. Ma che è comunque possibile rendere più performanti le proprie pagine web seguendo degli accorgimenti spesso piccoli, ma mai banali. Accorgimenti che permettono di migliorare non solo il modo di presentare i propri prodotti, ma anche la percezione che le persone hanno dell’azienda. E del famoso “menù” che ciascuna ha da proporre.

Valentina Pasquali 

Il mio intervento sarò incentrato sull’importanza delle pagine viste per tutti coloro che guadagnano (o cercano di guadagnare) dalla vendita della pubblicità su un sito web. Per aumentare le visualizzazioni di pagina non è importante solo aumentare le visite al sito, ma anche una metrica a volte poco considerata, le pagine viste/visita. E per questo condividerò con tutti alcuni spunti e idee concrete per aumentare proprio le pagine viste/visita di un sito web, che derivano dalla mia esperienza diretta.

Paolo Zanzottera

Cercherò di presentare il mercato delle Applicazioni ed in che modalità sfruttare questo fenomeno. Cercheremo di comprendere quali sono alcuni elementi di successo delle applicazioni esaminando alcuni casi studio reali: non è più fondamentale solo il contenuto e l’audience a cui mi rivolgo, ma il contesto in cui l’audience entra in contatto col mio contenuto. Comprenderemo quanto sia importante per le Applicazioni misurare il loro utilizzo ed i comportamenti degli utenti che le utilizzano di modo da migliorare sempre di più l’esperienza lato utente che risulta fondamentale, quindi quali metriche delle App Analytics possono nascondere determinati problemi o rivelarci alcune importanti scoperte.

Sei membro del forum? Vuoi scrivere anche tu su PROGRAMMI Blog gt
Chiedilo a @giorgiotave