Su Android ecco l’Appstore di Amazon con 3800 applicazioni


Quella di oggi è la giornata d’esordio per l’Appstore targato Amazon su Android, che si presenta agli utenti con 3800 apps già pronte e scaricabili, raggiungibile all’indirizzo amazon.com/appstore e supportato da centinaia di operatori e modelli di telefoni e smartphone di moltissimi produttori.

Applicazioni utili e giochi rappresentano l’offerta attuale dell’Appstore di Amazon, che punta così a ritagliarsi uno spazio in mezzo a giganti come App Store di Appe e Android Market di Google, i quali viaggiano entrambi tra le 200 e le 300mila applicazioni ciascuno.

In termini di quantità sarà difficile raggiungere i numeri dei concorrenti, ed è per questo che Amazon ha annunciato di voler puntare soprattutto sulla qualità e sull’esclusività delle apps scaricabili, forte anche del fatto che “la risposta degli sviluppatori è stata molto forte”, come dichiarato da Aaron Rubenson, responsabile del settore category di Amazon Mobile Services.

Al momento Amazon si sta concentrando sulla risoluzione di un problema importante: la visibilità delle apps, difficilmente individuabili dall’utente in fase di ricerca e quindi anche difficili da vendere.

Un ostacolo, quest’ultimo, che potrebbe scoraggiare gli sviluppatori e che l’azienda sta cercando di eliminare attraverso una serie di iniziative ben precise:

  • Migliorare la promozione, offrendo almeno un’applicazione gratuita al giorno;
  • Offrire un test-drive agli utenti, che potranno così provare l’app prima di comprarla;
  • Fornire consigli e raccomandazioni all’utente, in base alla cronologia dei suoi download;
  • Velocizzare gli acquisti per coloro i quali avranno la carta di credito registrata.

Interessante anche la politica dei prezzi, con la quale Amazon mira a premiare gli sviluppatori: questi percepiranno il 70% del prezzo su ogni download nelle apps a pagamento e il 20% nei download gratuiti.

In attesa dei primi feedback reali da parte degli utenti, ad accompagnare il debutto dell’Appstore Amazon su Android c’è la polemica con Apple, che rivendica la denominazione “Appstore”, sino ad oggi appartenente solo al suo shop.

Staremo a vedere come si svilupperà la vicenda.

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